“Lasciami, oh lasciami immergere l’anima nei colori; lasciami ingoiare il tramonto e bere l’arcobaleno”. Bello vero questo aforisma che porta la firma di Khalil Gibran? Di frasi dedicate all’arcobaleno, in realtà, ve ne sono a centinaia; su questo sito sicuramente troverete le più belle ed emozionanti. Ma quanti di voi sanno realmente cos’è l’arcobaleno e qual è la sua origine fisica? In quanti si domandano quanti sono i colori che lo compongono? In questo articolo proveremo a rispondere ad alcuni dei vostri interrogativi in modo da soddisfare anche i più curiosi. Il termine arcobaleno deriva dal latino “arcus pluvius” che significa appunto “arco piovoso”. Non a caso l’arcobaleno non può esistere se non c’è stata pioggia.
L’arcobaleno si viene a creare quando la luce del sole attraversa le gocce d’acqua che sono rimaste sospese durante un temporale. Stesso fenomeno a ridosso di una cascata o di una fontana. La luce, che attraversa ognuna di queste goccioline, assume un colore diverso grazie alla diversa densità dell’acqua e dell’aria. Il numero preciso di colori di un arcobaleno non esiste. Talvolta l’interpretazione può anche essere soggettiva: per Isaac Newton, ad esempio, i colori dell’arcobaleno erano sette perché abbinati alle note di una scala musicale; per Aristotele, invece, soltanto tre: rosso, verde e blu.
Per vedere un arcobaleno bisogna ammirare dalla parte della pioggia e non del sole; questo fenomeno naturale e suggestivo si manifesta, infatti, quando ci sono delle gocce d’acqua in sospensione. A farci stropicciare gli occhi ci pensano poi anche i doppi arcobaleni che si vengono a creare quando il fascio di luce attraversa la gocciolina d’acqua più di una volta, prima di uscire fuori, dando vita così ad un doppio arco. Una magia tutta naturale, uno spettacolo che emoziona ogni volta e che dona serenità anche a chi ha trascorso una giornata più triste. L’arcobaleno è una visione da non perdere. Tra gli arcobaleni osservati più a lungo c’è quello di Yangmingshan a Tapei del 30 novembre del 2017: è rimasto sotto gli occhi di tutti per 8 ore e 58 minuti. In seconda posizione l’arcobaleno di Sheffield, in Inghilterra, durato invece il 14 marzo del 1994 per circa 6 ore.